PRESA .XXII.
Diremo in questa ultima presa poche parole: in verità sono fastidiose da componere & voler narrare di ponto in ponto ogni cosa seria troppo lungo il scrivere; ma per non dare troppo tedio alle persone che quivi leggeranno, diremo a voi M. Giovanbattista, come figliuolo sopra a nominato, da i Letti di Bologna, ch’essendo voi senz’armi in mano & che uno venisse a voi, un pugnale o daghetta sopra mano, per ammazzarvi, gli è di bisogno che voi vi diffendiate pigliando con la vostra man manca il braccio destro dello nimico vostro, appresso il pugno & con la man dritta pigliarete il ditto braccio & il gombito al predetto alla roversa, come voi vedete, con ambedue le mani, torcendo una in fuori & l’altra in dentro: quando voi farete questo, fatevi innanzi col piè sinistro & torcendo forte romperete il braccio dritto al nimico, togliendoli l’arme incontinente, & potrete dare a lui delle ferite; & quivi poneremo fine a queste prese soprascritte, tutte quante a laude et gloria del Padre, del Figliuolo & del Spirito Santo.
AMEN.
Finis.
REGISTRO
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MVTINAE, IN AEDIBVS VENERABILIS
D. Antonii Bergolae Sacerdotis,
Ac Ciuis Mutin.
XXIII.
Idus Maii.
M.D.XXXVI.