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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/10

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dell’ adoperar l’armi (che la profession mia veramente non e questa; ma e quella di militia) o di poter con questo mezzo ricompensar la medesima gratia: perche nell’uno so certo di mancare in molte cose, se ben posso tenermi a molta ventura, & rallegrarmi meco stesso d’esser stato fattura dell'Illustrißimo Signore Silvio Piccolomini, alla cortesissima humanita del quale, in cio sempre mostrata verso me, ne rendo quelle maggiori gratie, che da me si debbono: nell’altro, come potrei io mai ricompensare a Vostra Altezza il ricevuto, s’a farlo non mi bastrebbono mille fatiche, ch’io ne spendessi di piu? Ma questo hò voluto fare, accioch'ella habbia segno da me della mia affettuosissima inclinatione, ch'io ho di continuamente servirla, & d'adoperarmi per lei con l'opera, come sempre farei con la vita. Aggiungo a questo un'ardentissimo desiderio, ch'anch'io ho insieme con gli altri suoi fidelissimo servitori. Il qual'è in questo primo fiore dell'et à sua di volerla aiutare in quello, che parimente da me si puo, per sumministrarle, ancho con questa via da me mostrata, occasione, ond'ella possa assuefarsi all'essercitio della persona: il quale quanto pro-fitto