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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/179

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formarà ferendo linea retta con la spalla.

Et in più modi si può battere: Nell’uno con mandiritti tondi; nell’altro con mandiritti traversali, & con diritti raddoppiati; overo si può battere à braccio aperto, & si porta con la spalla il peso, facendosi moto dal centro del corpo in sù.

Col battere co’tagli tondi non si libera bene lo stocco: & la percossa non è la maggiore, che si faccia.

Quando noi colpiremo co’traversali, aiutati dal maggior moto, & peso del corpo, sarà il miglior modo, che si faccia: perche con questa via si percoterà in mezo alla tempia, & la mascella, ch’è il più facil luoco per stordire il contrario, & per aiutarlo à declinare.

Il battere col quinto cétro di ridoppio si fà per questa medesima causa, accioche, essendo dette percoste di poco tépo, più presto si stordisca il nemico: ma queste sono di poco peso; & si và à pericolo d’incorrere in qualche disordine.

Quando poi si porta col moto del corpo il braccio aperto; & che si batte nel mento, quest’atto è feminile; & è di gran tempo, di modo, che ne potrebbe cader lo stocco, oltre che fà brutto vedere.

Resta dunque, che il nostro Cavagliero sia il primo à ferire il nemico: perche egli è sempre bene, & avantaggio l’essere il primo feritore: & questo con un mandiritto traversale, facendo centro del piede