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Difference between revisions of "Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/28"

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MA non potendosi passare da vn estremo all’altro, che non si passi per il mezzo; la prospettiua, & il profile essendo estremi dello scurzo non douerà l’operante portar il corpo dall’uno nell’altro, che prima non lo porti nello scurzo.

Le dette proportioni dell corpo si effettuano per gli moti dell’huomo; il quali si diuidono in tre specie; cioè; nel moto di tutto il corpo insieme; nel moto delle braccia; & nel moto delle gambe; i quali essendo i più principali, & che più si confanno al nostro proposito, di quelli diremo, lasciando il rimanente, come quello, che spetta al pittore.

Nascono dunque i moti del corpo dale lungezze, latitudini, & proportioni de’membri; & da loro oprimersi, & girarsi, & conuernirsi insieme con ragione, & possibiltà; & anchora da loro torcersi, volgersi, & slungarsi, sin’à tànto, che gliè possibile, secondo anchora le incatenature, & chiaui loro.

Et per dar qualche regola di questi moti; dico, che essi da otto modi, che tiene il corpo di muouersi, nascono: e sono all’insu, all’ingiu, à destra, à sinistral, stendersi per di là, venir per di quà, volgersi dirando, & fermarsi.