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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/55
mente il fine, per il quale l’huomo in questa attione si muoue; & questo è la vittoria: la quale essendo per se nota, non occorre, ch’altro se ne dica.
Duendo ogni nostra cognitione discorsiua nascere da qual che altra supposta notitia, donde si possa cominciare à trattare discorrendo, essendo nel rimanente di questo nostro trattato dibisogno d’alcuni altri principii Geometrici, quelli esporremo.
IL Circolo adunque (per cominciar di quì) ò la figura circolare è una figura piana tenuta da una sola linea; in mezo della quale si potrà prendere un punto, da cui tutte le linee, che si distendessero al giro, overo circonferenza (la qal circonferenza si chiama quella linea, che contiene tal figura) tutte infra di loro sarebbono uguali: & quel punto si chiama centro.
Il Diametro del circolo si chiama ogni[1] linea retta, che passando per il centro di[1] quello, & toccando d’ambe due le parti uguali; ò vogliam dire in due semicircoli.