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Page:Scienza d’Arme (Salvator Fabris) 1606.pdf/13
aquistato cosa alcuna, & tutto procederebbe perche non puo il piede mouersi con meno di dui tempi l’uno nel lèuarlo l’altro nel metterlo in terra, & per tale caogione alcuni lo spingono inanzi sdruzolandolo per terra, che nelle sale è buono, nelle strade è per cadere rispetto ai molti impedimenti, che possono trouarsi, che per tanto è meglio leuarlo assicurandosi di non traboccare, si che uolendo portare il piede nella misura stretta prima si richiede l’hauere formata ben la contrapostura, & doppo fondare tutto il peso del corpo sopra il piè di dietro leuando quello dinanzi, in modo che se in quel tempo il nimico tirasse si possa pigliare il contra tempo di parare, & ferire nel mettere propriamente il piede in terra anzi stendere quel moto, che si hauea cominciato più inanzi di quello che si hauea disegnato per meglio ariuare in ogni caso, che detto nimico rompesse di misura nel suo ferire, ilquale nimico se non si fosse mosso, douria il nostro osseruatore, leuato che hauesse il piede, portarlo nella misura stretta mà in modo, che tutto il corpo restasse sopra quello di dietro, acciò non s’auicinasse più di quello, che prima era, quando si trouaua nella misura larga, & doppo messo il piè in terra potria all’hora col solo piegare del corpo, ferire in ogni minimo moto ne lo scoperto più uicino alla punta, & anco, non uolendo aspettare, potria ferire con la maniera inanzi scritta, & se nel portare il piede in detta stretta misura esso nimico si ritirasse il nostro sarebbe ancora nella larga, & douria piegare il corpo, che era restato sopra il piè di dietro, nel anteriore, & poi ricuperare il medesimo di dietro appresso l’altro, contenersi sempre nelo portarsì nele strette misure in modo, che il corpo non si approssimi col piede, mà resti nelo medesimo segnò, doue prima era, & dopò fermato il piede portare il corpo, questa raggione è buona da osseruarsi in ogni caso di aquistare la misura stretta mà hauendo ferito si dee nel ricuperare l’armi allontanare sempre il corpo quanto, che più si può ricuperando il piede con comodità tale, che quantunq; il nimico seguisse si sia pronto à parare, & ferire, & trouando, chel detto nimico andasse sempre rompendo di misura non bisogna mettersi in furia, & uolerlo seguire, anzi all’hor si ricerca lo andare più considerato, perche molti singono ritirarsi procurando di tirarsi[1] dietro l’auerssario affine di trouare comodità da ferirlo nel tempo, che quello lo segue, & però tenendosi l’ ordine nostro cessarà simile pericolo & meglio è mentre che uno fuggie non uolerlo seguire anzi mostrare di ricredere per più assicurarlo, & con tale arte tirarlo inanzi, & poi pigliare quella occasione, the non potrà all’hora fuggire in tempo.
DISCORSO INTORNO IL LANCIARE DI SPADA, ET raggioni di dui tempi per fare sapere se sia meglio il portarla, & osseruare o; giusto tempo. Cap. 6.
SONO ALCUNI, CHE UOLENDO FERIRE DI PUNta lanciano il braccio con uiolenza perdarli maggior forza, tale maniera non è buona per le raggioni che assignaremo prima perche, se il nimico in
quello lanciare di spadga, preoccupasse, & diffendesse quel luogo oue si hà disegnato ferire non si può lasciare quello effetto, & farne un’ altro, come si richiederebbe talche esso nimico uiene ad’essere certo della diffesa, & se egli haurà conosciuto la parte più debile, & l’haurà spinta, doue la natura la porta tanto più
- ↑ Originally "dirarsi", but corrected in the errata.