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Page:Scienza d’Arme (Salvator Fabris) 1606.pdf/16

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raggione del moto più presto, & perche l’ huomo resta più coperto uiene ad’ essere migliore del primo. Mà il terzo modo, che è quello ilquale si fà col nodo della mano inguisa, che il braccio resti sempre diritto, ancorche la spada giri è senza comparatione migliore delli dui sopradetti in modo che il corpo resta più coperto ne si può essere cosi dilegggieri[!] ferito, perche è molto ueloce, & la punta nel cadere restadinanzi in maniera, che uenga pure punta ò taglio tutto si può parare dal forte, & fare un’ altro taglio. Il quarto similmente, che è quello col braccio duro disteso, è buono per battere li dui primi attesoche ferisce senza uoltare la spada à torno alzandola poco, ò niente; la detta spada si lascia cadere per li scoperti, & quando l’auerssario uolta la spada à torno per ferire, può l’osseruatore di questo quarto modo lasciare cadere la sua nelo scoperto, che troua, che senza dubbio haurà ferito prima, che l’altra cada, & tanto più restarà sicuro quando che haurà operato co’ipiedi, & col corpo, secondo che si richiede, perche se restasse diritto quando la sua spada cade non potrebbe ariuare in tempo alla diffesa, massime se’l taglio del nimico fosse stato fatto col gombito, mà abbassando il corpo la spada caduta si ricupera più presto, & hà da fare minore moto in giongere alla detta diffesa, perche ferendo col braccio duro disteso senza piegare il nodo della mano resta sempre la spada dinanzi, si che subbito ferito torna con facilità in retta linea, doue che per questo la detta quarta maniera uiene ad’ essere migliore delle due prime, & anco per resistere alla terza, se bene à noi pare, che la detta tetza sia molto più sciolta, ò manco obligata, & senza ricercare tanta forza, & doue si possono fare più cose, & ingannare più facilmente il nimico. Mà colui che uorà ferire di taglio con sigurezza è di mestreri, che aspetti qualche tempo oportuno, atteso che in un moto si picciolo non si può ferire, perche inanzi che la spada gionga il tempo è passato, mà si può fingere per mettere il nimico in seruitù & mentre, che para il taglio ferirlo di punta, ouero fingere di punta, & ferirlo di taglio, si come sarebbe neccessario à uolersi mouere senza aspettare tẽpo, che stando il detto nimico fermo nõ sarebbe già buono il fingere di taglio perdare di punta rispetto alla longezza[1] del moto, nella quale l’huomo potrebbe restare ferito, si può bene fingere di punta come si à detto per dare di taglio & anco che parasse il taglio ferirlo di pũta, il fingere similmẽte di taglio, quãdo il nimico stà fermo, nõ è buono per li dui tẽpi, che ui si mettono l’uno nel leuare, l’altro nel cadere, si che tutti li taglii sono longhissimi, & chi ferisce di taglio non lo potrà mai fare nel tempo che para (intendiamo con la sola spada) doue l’altro hà sempre comodità di saluarsi, & anco di fare un’altra ferita nel tempo che il primo hà uoluto parare, èben uero che nel d.o parare questi può mettere l’auerssario in seruitu togliendoli il potere fare qualunque cosa, & anco ferirlo prima, che si salui mà ci riserbiamo à parlarne, quando trattaremo delle diffese, & offese, & perche questo ferire di taglio non è molto utile noi non ci stenderemo se non tanto, quanto che saremo sforzati per diffesa di essa punta & offesa del taglio, pure è buono lo saperne dell’una, & dell’altro; nelli taglii si ricerca maggiorforza, perche sono molto scomodi, & la spada quando non troua incontro si disordina, il corpo ancor lui tal uolta si trasporta, ne può rimettersi così facilmente, si che porta l’huomo maggior pericolo in questo, che nel ferire di punta oltre l’essere di minore offesa, talche per tutti i rispetti il d.o ferire di punta è più uantaggioso, & anco più mortale, con la detta punta si ferisse più di lontano, con più prestezza & si può anco più facilmente rimertersi, & in somma tal modo di ferire uiene ad’essere più nobile, & più eccellente per trouarsi in esso tutte le sottilità delle armi, doue che per opposto nella raggione dè taglii non si troua non solo il contratempo, mà ne anco il tempo, perche il più delle uolte si fanno dui tempi longhissimi, cosa di che noi non uogliamo raggionare più di quello che habbiamo fatto nel discorso antecedente nella raggione particolare de’ dui tempi, mà si bene delle cose più sotili, più difficili, & più proffitteuoli, perche se per esempio, si affrontassero dui l’uno de quali fosse buon ferittore di taglio, & l’altro di punta senza dubbio questi batteria il primo per le raggioni sudette, ancorche esso ferittore di taglio fosse più galiardo, in modo tale che si

conchiude essere meglio lo attenersi alla punta massime nelle battaglie à corpo à corpo disar-

  1. Originally "longuezza", but corrected in the errata.