Wiktenauer logo.png

Difference between revisions of "Page:Scienza d’Arme (Salvator Fabris) 1606.pdf/28"

From Wiktenauer
Jump to navigation Jump to search
Page body (to be transcluded):Page body (to be transcluded):
Line 1: Line 1:
<section begin="1"/>'''DEL TENERE LA SPADA LONGA,''' ''Diritta & ingolata, & ritirata. Cap. 14.''
+
'''DEL TENERE LA SPADA LONGA,''' ''Diritta & ingolata, & ritirata. Cap. 14.''
  
'''D'''IVERSI SONO LI MODI DEL TENERE LA SPADA, ET il braccio, come si uedrà per le seguenti figure di mostratrici la uarietà delle guardie, & perche un modo è, megliore dell’ altro noi ne trattaremo di alcuni più principali, riserbandoci à: discorerne più pienamente sopra la natura delle guardie secondo, che si uedrà nelle dette figure ogniuna separatamente. Tiene alcuno la spada angolata, & il braccio poco inanzi uerso il ginochio con la mano in terza, ouero la tiene in fuori uerso la guardia seconda; altri tiene il braccio ritirato, & la spada diritta in modo che uiene à fare quasi una retta linea dal combito alla punta; altri poi distende il braccio quanto può, & tiene la spada diritta in guisa, che dalla spalla alla punta, della spada si forma una retta linea, questa maniera è assai cauta perche tiene il nimico lontano mà è di molta fatica, & la spada è più debile, che nell’ altre guardie rispetto alla lontananza della mano dal corpo, & però di minor forza, & più facile da essere ritrouata dal nimico & doue l’huomo hà da hauere molto riguardo per tenerla libera, che quando questo si sà fare è ueramene di grande impedimento al nimico, perche egli non si può auicinare tanto che gionga à ferire uedendosi una punta troppo uicina, & non può gire inanzi per l’istesso pericolo, se non procura di hauerla, & spingerla fuori di presenza, perche anco che mettesse il forte della sua spada al debile nimico, & uolesse ferire non farebbe cofa buona, essendo poco il scoperto, nepotendo ferire senza passare col suo debile per il forte dell’ auerssario, ilquale si diffenderia facilmente, & chi uolesse ferire disotto restarebbe anco facilmente ferito disopra perche non si può ariuare al corpo, che non sia prima ariuata quella, che è più uicina, & già è distesa doue che à uolere ferire più sicuro saria neccessario rimouere la spada nimica & pigliare il tempo, portando il corpo fuori di presenza ò per l’ una, ò per l’ altra parte, & passare sino al corpo auerso, perche non si può ferire, che il corpo non habbia già penetrato la punta, talmente che non si potrebbe saluare tornando indietro, & così uiene ad’ essere meglio lo seguittare inanzi, laquale cosa anco tanto meglio riuscirebbe, quanto che è difficile, che chi gioca così longo, & alto si mantenga in presenza, atteso che con poco moto se ne uscisse mentre la spada è tanto auanzatà, & tanto alta, allaquale facilmente si può passare disotto con albassare il corpo. Se bene è uero, che un corpo in questa guardia, debitamente situato hà da tenere la spada così longa conseruandosi in stretto passo affine di tenere le parti disotto lontane, come quelle che sono più scoperte, & più difficili da parare, & anco per potersi auanzare più inanzi nello ferire, & similmente ritirarsi in occasione che l’ auerssario si auicinasse troppo, essendo che in questa sorte di guardia fà di bisogno tenerlo lontano, che altrimenti egli trouarebbe facile additto di passare, Con questa medesima raggione si diffende benissimo dalli taglij, perche il forte della spada è già spinto inanzi, doue che la nimica non può cadere senza trouarlo, uolendo ferire, perche chi uolesse ferire disotto non ariuarebbe prima, che quello che tiene la spada distesa non fosse egli ariuato con la quarta parte della sua spada, & quando il passo fosse stretto tãto meglio s’ariuarebbe talche il braccio, che è disteso infuori porta il maggiore pericolo, se bene ageuolmente si può diffendere cioè con pochissimo moto uerso quella parte, doue uera la spada, abbassando la punta più, è meno secondo che l’ taglio uiene alto, ò basso, con tenersi in prefenza; Certamente, che l’ huomo si dourebbe essercittare molto in questa maniera per imparare à ferire senza slanzare il braccio, perche si dee ferire si mà tenerlo fer-<section end="1"/>
+
'''D'''IVERSI SONO LI MODI DEL TENERE LA SPADA, ET il braccio, come si uedrà per le seguenti figure di mostratrici la uarietà delle guardie, & perche un modo è, megliore dell’ altro noi ne trattaremo di alcuni più principali, riserbandoci à: discorerne più pienamente sopra la natura delle guardie secondo, che si uedrà nelle dette figure ogniuna separatamente. Tiene alcuno la spada angolata, & il braccio poco inanzi uerso il ginochio con la mano in terza, ouero la tiene in fuori uerso la guardia seconda; altri tiene il braccio ritirato, & la spada diritta in modo che uiene à fare quasi una retta linea dal combito alla punta; altri poi distende il braccio quanto può, & tiene la spada diritta in guisa, che dalla spalla alla punta, della spada si forma una retta linea, questa maniera è assai cauta perche tiene il nimico lontano mà è di molta fatica, & la spada è più debile, che nell’ altre guardie rispetto alla lontananza della mano dal corpo, & però di minor forza, & più facile da essere ritrouata dal nimico & doue l’huomo hà da hauere molto riguardo per tenerla libera, che quando questo si sà fare è ueramene di grande impedimento al nimico, perche egli non si può auicinare tanto che gionga à ferire uedendosi una punta troppo uicina, & non può gire inanzi per l’istesso pericolo, se non procura di hauerla, & spingerla fuori di presenza, perche anco che mettesse il forte della sua spada al debile nimico, & uolesse ferire non farebbe cofa buona, essendo poco il scoperto, nepotendo ferire senza passare col suo debile per il forte dell’ auerssario, ilquale si diffenderia facilmente, & chi uolesse ferire disotto restarebbe anco facilmente ferito disopra perche non si può ariuare al corpo, che non sia prima ariuata quella, che è più uicina, & già è distesa doue che à uolere ferire più sicuro saria neccessario rimouere la spada nimica & pigliare il tempo, portando il corpo fuori di presenza ò per l’ una, ò per l’ altra parte, & passare sino al corpo auerso, perche non si può ferire, che il corpo non habbia già penetrato la punta, talmente che non si potrebbe saluare tornando indietro, & così uiene ad’ essere meglio lo seguittare inanzi, laquale cosa anco tanto meglio riuscirebbe, quanto che è difficile, che chi gioca così longo, & alto si mantenga in presenza, atteso che con poco moto se ne uscisse mentre la spada è tanto auanzatà, & tanto alta, allaquale facilmente si può passare disotto con albassare il corpo. Se bene è uero, che un corpo in questa guardia, debitamente situato hà da tenere la spada così longa conseruandosi in stretto passo affine di tenere le parti disotto lontane, come quelle che sono più scoperte, & più difficili da parare, & anco per potersi auanzare più inanzi nello ferire, & similmente ritirarsi in occasione che l’ auerssario si auicinasse troppo, essendo che in questa sorte di guardia fà di bisogno tenerlo lontano, che altrimenti egli trouarebbe facile additto di passare, Con questa medesima raggione si diffende benissimo dalli taglij, perche il forte della spada è già spinto inanzi, doue che la nimica non può cadere senza trouarlo, uolendo ferire, perche chi uolesse ferire disotto non ariuarebbe prima, che quello che tiene la spada distesa non fosse egli ariuato con la quarta parte della sua spada, & quando il passo fosse stretto tãto meglio s’ariuarebbe talche il braccio, che è disteso infuori porta il maggiore pericolo, se bene ageuolmente si può diffendere cioè con pochissimo moto uerso quella parte, doue uera la spada, abbassando la punta più, è meno secondo che l’ taglio uiene alto, ò basso, con tenersi in prefenza; Certamente, che l’ huomo si dourebbe essercittare molto in questa maniera per imparare à ferire senza slanzare il braccio, perche si dee ferire si mà tenerlo fer-

Revision as of 20:11, 12 August 2020

This page needs to be proofread.

DEL TENERE LA SPADA LONGA, Diritta & ingolata, & ritirata. Cap. 14.

DIVERSI SONO LI MODI DEL TENERE LA SPADA, ET il braccio, come si uedrà per le seguenti figure di mostratrici la uarietà delle guardie, & perche un modo è, megliore dell’ altro noi ne trattaremo di alcuni più principali, riserbandoci à: discorerne più pienamente sopra la natura delle guardie secondo, che si uedrà nelle dette figure ogniuna separatamente. Tiene alcuno la spada angolata, & il braccio poco inanzi uerso il ginochio con la mano in terza, ouero la tiene in fuori uerso la guardia seconda; altri tiene il braccio ritirato, & la spada diritta in modo che uiene à fare quasi una retta linea dal combito alla punta; altri poi distende il braccio quanto può, & tiene la spada diritta in guisa, che dalla spalla alla punta, della spada si forma una retta linea, questa maniera è assai cauta perche tiene il nimico lontano mà è di molta fatica, & la spada è più debile, che nell’ altre guardie rispetto alla lontananza della mano dal corpo, & però di minor forza, & più facile da essere ritrouata dal nimico & doue l’huomo hà da hauere molto riguardo per tenerla libera, che quando questo si sà fare è ueramene di grande impedimento al nimico, perche egli non si può auicinare tanto che gionga à ferire uedendosi una punta troppo uicina, & non può gire inanzi per l’istesso pericolo, se non procura di hauerla, & spingerla fuori di presenza, perche anco che mettesse il forte della sua spada al debile nimico, & uolesse ferire non farebbe cofa buona, essendo poco il scoperto, nepotendo ferire senza passare col suo debile per il forte dell’ auerssario, ilquale si diffenderia facilmente, & chi uolesse ferire disotto restarebbe anco facilmente ferito disopra perche non si può ariuare al corpo, che non sia prima ariuata quella, che è più uicina, & già è distesa doue che à uolere ferire più sicuro saria neccessario rimouere la spada nimica & pigliare il tempo, portando il corpo fuori di presenza ò per l’ una, ò per l’ altra parte, & passare sino al corpo auerso, perche non si può ferire, che il corpo non habbia già penetrato la punta, talmente che non si potrebbe saluare tornando indietro, & così uiene ad’ essere meglio lo seguittare inanzi, laquale cosa anco tanto meglio riuscirebbe, quanto che è difficile, che chi gioca così longo, & alto si mantenga in presenza, atteso che con poco moto se ne uscisse mentre la spada è tanto auanzatà, & tanto alta, allaquale facilmente si può passare disotto con albassare il corpo. Se bene è uero, che un corpo in questa guardia, debitamente situato hà da tenere la spada così longa conseruandosi in stretto passo affine di tenere le parti disotto lontane, come quelle che sono più scoperte, & più difficili da parare, & anco per potersi auanzare più inanzi nello ferire, & similmente ritirarsi in occasione che l’ auerssario si auicinasse troppo, essendo che in questa sorte di guardia fà di bisogno tenerlo lontano, che altrimenti egli trouarebbe facile additto di passare, Con questa medesima raggione si diffende benissimo dalli taglij, perche il forte della spada è già spinto inanzi, doue che la nimica non può cadere senza trouarlo, uolendo ferire, perche chi uolesse ferire disotto non ariuarebbe prima, che quello che tiene la spada distesa non fosse egli ariuato con la quarta parte della sua spada, & quando il passo fosse stretto tãto meglio s’ariuarebbe talche il braccio, che è disteso infuori porta il maggiore pericolo, se bene ageuolmente si può diffendere cioè con pochissimo moto uerso quella parte, doue uera la spada, abbassando la punta più, è meno secondo che l’ taglio uiene alto, ò basso, con tenersi in prefenza; Certamente, che l’ huomo si dourebbe essercittare molto in questa maniera per imparare à ferire senza slanzare il braccio, perche si dee ferire si mà tenerlo fer-