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tanto, che l’ altro non l’ hà toccata, & in questo instante hà uoltata la mano in seconda abbassando la punta sotto il finimento nimico, & passando inanzi col sinistro piede, & col corpo tanto chinato, che la punta, laquale douea ferire nel petto è passata disopra, di modo, che benissimo si cognosce quanto sia pericoloso il parare ancorche si ferisca in tempo medesimo, & però, potendosi fare dimeno, sarà sempre ottima cosa il non parare. 40.
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<section begin="1"/>tanto, che l’ altro non l’ hà toccata, & in questo instante hà uoltata la mano in seconda abbassando la punta sotto il finimento nimico, & passando inanzi col sinistro piede, & col corpo tanto chinato, che la punta, laquale douea ferire nel petto è passata disopra, di modo, che benissimo si cognosce quanto sia pericoloso il parare ancorche si ferisca in tempo medesimo, & però, potendosi fare dimeno, sarà sempre ottima cosa il non parare. 40.<section end="1"/>
  
  
'''A'''NCORA QVESTA ALTRA DI SECONDA PVRE CONTRA VNA quarta, puó essere uenuta per essersi trouati tutti dui interza di dentro, & che quello, che hà ferito fosse in sito più forte del nimico, & hauesse finto di uolere ferire di quarta per il debile delo stesso nimico ilquale credendo che ’l uenisse hauesse fatto ungiro del corpo col destro piede, & una quarta per il debile auerso, affine di incontrarlo nel tempo che ’l ueniua, mà il primo ueduto quello effetto habbia subbito uoltato di seconda con abbassare la punta, & il corpo, & passando col piè sinistro habbia fatta detta ferita con continouare pure sino al corpo nimico, prima che esso ferito habbia potuto rimettersi, ilquale non era passato mà girato, & era restato fermo il sinistro piede. Può similmente essere, che quello, che hà ferito sia andato à trouare la spada nimica di fuori, ilquale nimico habbia cauato di terza di dentro, mà il ferittore in quel tempo habbia finto di ferire di quarta, & perciò l’ altro habbia uoluto fare una contra quarta per il debile auerso girando il corpo fuori di presenza per in contrarlo mentre ueniua, & che il detto ferittore, ueduto il pericolo, habbia mutato di quarta in seconda & fatta la ferita, che si uede, & la nimica sia passata uana per desopra. 41.
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<section begin="2"/>'''A'''NCORA QVESTA ALTRA DI SECONDA PVRE CONTRA VNA quarta, puó essere uenuta per essersi trouati tutti dui interza di dentro, & che quello, che hà ferito fosse in sito più forte del nimico, & hauesse finto di uolere ferire di quarta per il debile delo stesso nimico ilquale credendo che ’l uenisse hauesse fatto ungiro del corpo col destro piede, & una quarta per il debile auerso, affine di incontrarlo nel tempo che ’l ueniua, mà il primo ueduto quello effetto habbia subbito uoltato di seconda con abbassare la punta, & il corpo, & passando col piè sinistro habbia fatta detta ferita con continouare pure sino al corpo nimico, prima che esso ferito habbia potuto rimettersi, ilquale non era passato mà girato, & era restato fermo il sinistro piede. Può similmente essere, che quello, che hà ferito sia andato à trouare la spada nimica di fuori, ilquale nimico habbia cauato di terza di dentro, mà il ferittore in quel tempo habbia finto di ferire di quarta, & perciò l’ altro habbia uoluto fare una contra quarta per il debile auerso girando il corpo fuori di presenza per in contrarlo mentre ueniua, & che il detto ferittore, ueduto il pericolo, habbia mutato di quarta in seconda & fatta la ferita, che si uede, & la nimica sia passata uana per desopra. 41.<section end="2"/>

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tanto, che l’ altro non l’ hà toccata, & in questo instante hà uoltata la mano in seconda abbassando la punta sotto il finimento nimico, & passando inanzi col sinistro piede, & col corpo tanto chinato, che la punta, laquale douea ferire nel petto è passata disopra, di modo, che benissimo si cognosce quanto sia pericoloso il parare ancorche si ferisca in tempo medesimo, & però, potendosi fare dimeno, sarà sempre ottima cosa il non parare. 40.


ANCORA QVESTA ALTRA DI SECONDA PVRE CONTRA VNA quarta, puó essere uenuta per essersi trouati tutti dui interza di dentro, & che quello, che hà ferito fosse in sito più forte del nimico, & hauesse finto di uolere ferire di quarta per il debile delo stesso nimico ilquale credendo che ’l uenisse hauesse fatto ungiro del corpo col destro piede, & una quarta per il debile auerso, affine di incontrarlo nel tempo che ’l ueniua, mà il primo ueduto quello effetto habbia subbito uoltato di seconda con abbassare la punta, & il corpo, & passando col piè sinistro habbia fatta detta ferita con continouare pure sino al corpo nimico, prima che esso ferito habbia potuto rimettersi, ilquale non era passato mà girato, & era restato fermo il sinistro piede. Può similmente essere, che quello, che hà ferito sia andato à trouare la spada nimica di fuori, ilquale nimico habbia cauato di terza di dentro, mà il ferittore in quel tempo habbia finto di ferire di quarta, & perciò l’ altro habbia uoluto fare una contra quarta per il debile auerso girando il corpo fuori di presenza per in contrarlo mentre ueniua, & che il detto ferittore, ueduto il pericolo, habbia mutato di quarta in seconda & fatta la ferita, che si uede, & la nimica sia passata uana per desopra. 41.