You are not currently logged in. Are you accessing the unsecure (http) portal? Click here to switch to the secure portal. |
Difference between revisions of "Page:Scola, overo teatro (Nicoletto Giganti) 1606.pdf/24"
Page body (to be transcluded): | Page body (to be transcluded): | ||
Line 1: | Line 1: | ||
<section begin="1"/>'''DEL TEMPO, ET DELLA MISURA.''' | <section begin="1"/>'''DEL TEMPO, ET DELLA MISURA.''' | ||
− | '''N'''''ON per sapersi metter in guardia, overo contro alla guardia, nè per saper tirar una punta, un’imbroccata, un mandritto, ò un riverscio; nè per saper far nodi di mano, nè per portar bene il corpo, nè per meglio dominar la spada, si può dire di saper riparare, & di saper ferire: ma per conoscer il tempo, & la misura, le quali chi non conosce, benche ripara, & benche ferisca, non si può dire di sapere e riparer, e ferire; perche così nel riparare, come nel ferire può errare, & incorrere in mille pericoli.''<section end="1"/> <section begin="2"/>''Havendo dunque trattato delle guardie, e contraguardie, resta trattare del tempo, & della misura, per sapersi poi accommodar à conoscer quando si deve riparare, e ferire.''<section end="2"/> <section begin="3"/>''La misura dunque s’intende quando con la spada si può arrivar l’inimico; & quando non si può, s’intende esser fuor di misura. Il tempo si conosce in questo modo: se l’inimico è in guardia, bisogna mettersi fuor di misura, & andar con la sua''<section end=" | + | '''N'''''ON per sapersi metter in guardia, overo contro alla guardia, nè per saper tirar una punta, un’imbroccata, un mandritto, ò un riverscio; nè per saper far nodi di mano, nè per portar bene il corpo, nè per meglio dominar la spada, si può dire di saper riparare, & di saper ferire: ma per conoscer il tempo, & la misura, le quali chi non conosce, benche ripara, & benche ferisca, non si può dire di sapere e riparer, e ferire; perche così nel riparare, come nel ferire può errare, & incorrere in mille pericoli.''<section end="1"/> <section begin="2"/>''Havendo dunque trattato delle guardie, e contraguardie, resta trattare del tempo, & della misura, per sapersi poi accommodar à conoscer quando si deve riparare, e ferire.''<section end="2"/> <section begin="3"/>''La misura dunque s’intende quando con la spada si può arrivar l’inimico; & quando non si può, s’intende esser fuor di misura.''<section end="3"/> <section begin="4"/>''Il tempo si conosce in questo modo: se l’inimico è in guardia, bisogna mettersi fuor di misura, & andar con la sua''<section end="4"/> |
Latest revision as of 16:17, 13 July 2020
DEL TEMPO, ET DELLA MISURA.
NON per sapersi metter in guardia, overo contro alla guardia, nè per saper tirar una punta, un’imbroccata, un mandritto, ò un riverscio; nè per saper far nodi di mano, nè per portar bene il corpo, nè per meglio dominar la spada, si può dire di saper riparare, & di saper ferire: ma per conoscer il tempo, & la misura, le quali chi non conosce, benche ripara, & benche ferisca, non si può dire di sapere e riparer, e ferire; perche così nel riparare, come nel ferire può errare, & incorrere in mille pericoli.
Havendo dunque trattato delle guardie, e contraguardie, resta trattare del tempo, & della misura, per sapersi poi accommodar à conoscer quando si deve riparare, e ferire.
La misura dunque s’intende quando con la spada si può arrivar l’inimico; & quando non si può, s’intende esser fuor di misura.
Il tempo si conosce in questo modo: se l’inimico è in guardia, bisogna mettersi fuor di misura, & andar con la sua