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Io aspetto aqui in dente de zenghiar, tuti tagli e punte io so riversar, lanzi lance, e spade, e dardi chi lo sa fare, che de tuti me savero reparare. E zo che io faro, la posta de coda longa lo po fare altre tal. Io passo fora de strada alla traversa rebatendo, zo che me vene alanzado, e quando io hoe rebatuda la punta delo avanzo del'arma io dubito. Che non me fiera la persona per un'altra volta me lla conviene rebater subito.

Ad aquesto partito si e de bastone, e daga contra lanza lo scolar aspeta quello da la lanza in tuta porta di ferro voltandose la persona, e non movendo gli pie di terra nel bastone inverso parte dritta. E come quello dal lanza tra al scolaro cum sua lanza. Lo scolaro acresce lo pe stancho fora de strada rebatendo, e schivando la lanza. E passa adosso de lui senza tarda, e cum la daga lo po ferire, questo zogo se vole fare a non falire.

Aqui comenza spada e daga a zugare, lo avantazo si e grande a chi lo sa fare. Lo magistro spetta in questa guardia cum la daga. E lla guardia se chiama dente de zenghiaro vegna tagli e punte che di quelle me so guardiar lo pe dretto cum lo rebatere indredo lo faro tornar. lo zogo stretto so a mente e non lo posso falar. A uno a uno vegna chi contra mi vole fare, che se ello non me fuzi. Io lo guastaro in uno voltare.