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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/18

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quali ella prevale, i moti riescono timidi, semplici, & humili: onde le mebra del corpo restano quasi abbandonate, & delinanti al basso; & per la pallidezza, ch’essa, insonde ne’volti, fà che alla flemma corrisponde la paura, ò il timore; che vogliam dire; & per la bianchezza cerulean dimonstra nbe gli humini il dolore.

L’aere hà u suoi mnoti tendenti all’alto, ma questo non fuor di modo, per esser temperate, & non dilatati, ne assatto storti; some sono quelli del fuoco; & per esser’essoi elemoento piacceuole sono conformi à [a] que sto i moti del sangue dell’huomo; cioè; temperate, modesti, & reali; a i medesimi moti corrispondono persettamente le passioni dell’animo; cioè; l’amore dal quale nasce il diletto, il piacere, il desiderio, & la speranza.

Il fuoco ultimamente hà di natura i suoi moti tendenti, come si comprède dale sue fiamme, alla estrema altezza, & in eleuarsi tutti si vanno torcendo. Simili a questi sono i moti della colera, percioche sono violenti, impetuosi, and feroci: & essendo â questi moti molto conformi le due passioni, Odio, & Ira, esse perfettamente appariranno in quei corpi dell’huomo, ne’quali predominerà questo elemento.

Et perche con l’arte si può supercar la natura, cercaremo con quella della scherma render’il timid audace; & l’huomo audace manterremo tale; al-