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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/9

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AL SERENISSIMO SIGNORE RANUCCIO FARNESE PRINCIPE DI PARMA, ET PIACENZA. &c.

LA gratia, Serenissimo Signoro; che Vostra Altezza s’e degnata a di farmi col servir si di me nell’occasione del giocar d’armi, m’ha ricordato, che ‘essermi adoperato solo con la persona nella medesima occasione sia stato poco; & che percio mio debito fosse di fare una raccolta, quasi in compendio, di tutto quello, cosi circa la Theorica, come circa la Prattica, ch’io col mostrare in parole, & con l‘operare con la persona, mi sono affaticato volontieri, per ubbidire a lei, d’esplicarle. Et questo ho fatto non per credermi o di saper perfettamente la professione