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Page:Scienza d’Arme (Salvator Fabris) 1606.pdf/103

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uersi con quale piede li piace portandolo inanzi nella linea dell’ altro che in questo modo uiene ad’ uscire con tutto il corpo di presenza, perche se la detta nimica era giusta per meglio del petto, conuiene anco che fosse in meggio delli dui piedi, di quali mouendosi l’ uno da quale parte li piace, uiene à restare neccessariamente la detta nimica spada tanto fuori quanto importa la metà di quel passo, che si uede, & così puô l’ huomo nel medemo tempo, che si moue ferire, douendo serrare la nimica di fuori in modo, che non possa più ritornare in presenza, & perche questa guardia trasporta molto inanzi per tenere così li piedi e guali[1] può andare sino al corpo, & anco tornare à rimettersi con slargare per trauerso quel piede, che fosse restato fermo, & con tornare à uolgere il petto contra la nimica, & in questa guardia si può aspettare & andare ad’ assalire il nimico senza che quello dia nissuna sorte di tempo, & è sicurissima contra li taglii per essere la testa diffesa dai dui lati con la sua guardia, doue non occore di muouere niente le armi per diffensarsi, & dalla parte disotto sono le gambe tanto lontane, che non può il nimico ariuarli, dellaquale guardia si parlarà di nouo, quando si trattarà della risolutione. 57.

QVELLA CHE SEGVIRA SARA V N A DISTESA DI SECONDA guardia poca[2] differente dalla distesa di prima guardia laquale poca[3] differenza stà nella mane della spada, che è voltata alquanto in giù, & peró la distesa è più longa, & la mano della spada più uicina al pugnale, doue che nel meggio dell’ armi è più sicura, & con questa seconda si può ferire in qualunque parte, talmente che è megliore, & più comoda

  1. Originally "equali", but corrected in the errata.
  2. Originally "poco", but corrected in the errata.
  3. Originally "poco", but corrected in the errata.