ET QVEST’ ALTRA ANCORA E VNA FERITA DI SECONDA contra una terza caggionatasi per essersi trouato quello, che hà ferito in terza, & hauere uoltato in quarta andando à ritrouare la nimica spada per serrarla, & farli una contrapostura unita col pugnale, & per essere dall’ altro stato preso quel tempo con cauare, & uolere ferire l’ auerssario fuori della spada di detta terza, ilquale hà nel medemo punto uoltato di quarta in seconda tenendo il pugnale per la diffesa di quello, che disotto saria potuto auenire. Similmente può essere occorso che hauendo il ferittore formata la detta contrapostura, il ferito habbia uoltato di fendente riuerso per testa, quale era scoperta, & il detto ferittore habbia nel medemo tratto uoltato in seconda portandosi oltre, & habbia con la spada parato, & ferito pur’ anco in medemo tempo, & se bene questa diffesa è più debile, che non saria stata parandosi accompagnato è nondimeno in parte buona perche ferisce più di lontano, mà certo non è tanto sicura. 79.
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