QVEST’ ALTRA SARA PVRE VNA SECONDA, MA CONTRA una quarta auanzata à piè destro, caggionata perche essendo li dui combattenti, ambi in terza di fuori quello che ha ferito, haurà cauato senza aspettare tempo nè prouocatione nimica, & l’ altro presa quella occasione haurà uoluto ferire di quarta, mà il primo uoltando subbito la mano in seconda, & il corpo con la sinistra parte di esso inanzi, & girando il derettano del destro piede, haurà appoggiato il filo della sua sinistra mano sopra la nimica, & ferito esso nimico ai detta seconda nel petto. Et può essere non manco proceduto perche fossero tutti dui in terza di dentro, & che quello, che hà ferito hauesse abbassata la spada, lasciandosi scoperto, & che l’ altro si fosse spinto inanzi di quarta, & però il detto ferittore hauesse alzata la mano di seconda, uoltando la prospettiua del corpo, & tenendo il destro fianco indietro, come quello che portaua più pericolo, & in tal modo hauesse parato con la mano, perche questa quarta, che si uede, andare à ferire tanto bassa si caggiona dalla mano di collui che para, ilquale la spingie, perche quanto alla punta di essa quarta andaria di sua natura à ferire uerso il petto nimico. 45.
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