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de Abrazare aquella e mia arte. E di lanza, Azza,  
 
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Si in questa posta vegno, tu me faraii offese.  
 
Si in questa posta vegno, tu me faraii offese.  
 
Ma io mi movero di questa guardia. E cu{{dec|u|m}} i{{dec|u|n}}zegno  
 
Ma io mi movero di questa guardia. E cu{{dec|u|m}} i{{dec|u|n}}zegno  

Revision as of 14:38, 12 April 2021

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Io son posta longa e achosi te aspetto. E in la presa che tu mi voray fare. Lo mio brazo dritto che sta in erto. Sotto lo tuo stancho lo mettero per certo. E intrero in lo primo zogho de Abrazare. E cum tal presa in terra ti faro andare. E si aquella presa mi venisse a manchare. In le altre prese che seguen vigniro intrare.

In dente di zenghiar contra ti io vegno. Da romper la tua presa certo mi tegno. E di questa isiro, e in porta di ferro intrero. E per metterte in terra saro aparechiado. E si aquello ch'i'o ditto mi falla per tua defesa. per altro modo cerchero di farte offesa. Çoe cum roture ligadure e dislogadure. In quello modo che sono depente le figure.

In Porta di ferro io ti aspetto senza mossa. Per guadagnar le prese a tutta mia possa. Lo zogho de Abrazare aquella e mia arte. E di lanza, Azza, Spada, e daga o grande parte. Porta di ferro son di malicie piena. Chi contra mi fa, sempre gli do briga e pena. E a ti che contra mi voii le prese guadagnare. Cum le forte prese io ti faro in terra andare.

Posta frontale son per guadagnar le prese. Si in questa posta vegno, tu me faraii offese. Ma io mi movero di questa guardia. E cum inzegno ti movero di porta di ferro. Peço ti faro stare che staresti in inferno. De ligadure e rotture ti faro bon merchato. E tosto si vedera chi avera guadagnato. E le prese guadagnero, se non saro smemorato.