Questa presa che o cum la mia mano dritta in la tua
gola, io te fazo portare doglia e pena, e per quello tu
andaraii in terra. Anchora digo che se ti piglio cum la
mia mano mancha sotto lo tuo stancho zinochio
che saro piu certo de mandarte in terra.
¶ Io son contrario del ·Ⅴ·to zogo denanci apresso. E si digo
che se cum la mia mano dritta levo lo suo brazo dela
sua mane che al volto mi fa impazo, faro gli dar
volta per modo ch'io lo metero in terra, per modo che
vedeti qui depento, overo che guadagnaro presa
o ligadura, e de tuo abrazar faro pocha cura.
¶ Per la presa ch'i'o guadagnada al modo che io
te tegno, de terra te levaro per mia forza, e sotto
gli mei piedi te metero prima cum la testa che cum
lo busto, e contrario non mi farai che sia visto.
¶ Lo dedo poles te tegno sotta la tua orechia che
tanta doglia senti per quello che tu andarai in terra
sença dubito, overo altra presa ti farò o ligadura
che sara piu fiera che tortura. Lo contrario che fa lo
Sesto zogho contra lo quinto quello che gli metti la mano
sotto lo chubito. Aquello si po far a me tal contrario
sença nessuno dubito.