gnitione di ciascuno che uuol esser buon giucatore: in quan to che se egli sapesse giucar solamente a largo: & che fosse ristretto, gli sarebbe forza con uituperio & pericolo ritrarsi in dietro, & souente dar la uettoria in mano del suo nemico, o almeno manifestare alli guardatori l’ignoranza sua di tal arte.
Se uno si trouera esser alle mani con uno piu potente & forte di lui non deue per alcun modo ridursi alle pre se: perche in quelle il piu debole è astretto sotto giacere.
Toccando la elletta delle armi al piu forte, deue egli armar il debolo grauemente. il perche nelle prese uettoriose sia, tutto che la ragione chieda chel meno forte hab bi l’armi leggiere.
Combattendo uno di grande persona con un picciolo, & peruenendo la eletta delle armi al grande, deue per ogni modo armargli le sottane parti, & non le soprane, per laqual cosa sera piu atto a percuoter le parti di sopra per la grandezza sua. Ma se al picciolo toccasse la elletta, conuiene chel facci armar le parti di sopra & lasciar disarmate le sottane.
Gli combattitori di egual uertude, forza et grandezza sanza differenza possono ellegger le armi.
Quanto l’arme sono piu corte, tanto piu perigliose si dicono, perche quella che offende piu di uincino è di mag gior periglio, conciosiacosa che cotali colpi per la subita loro giunta non possono ageuolmente esser schermiti: Onde seguita la partesana piu della lancia: & il pugna le piu della spada recar periglio.
Giucando duo insieme è piu lodeuole chi ferisse di ri