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¶ Cum gli brazzi crosadi t'aspetto senza paura. Tra' voy di sotto e voy di sopra che non fazzo niente cura, che per ogni modo che tu mi trara' tu sarai ligado. O in la ligadura mezana o in la sottana tu saray serato. Ben che se volesse far la presa che fa lo quarto Re rimedio di daga cum gli zogi soi asai male te faria. E a torti la daga non mi mancharia.
- ¶ Questa presa mi basta che cum tua daga non mi poy tochare. Lo zogho che m'è dredo quello ti voglio fare. E altri zoghi asay ti poria fare sença alchun dubito. I' lasso gl'altri perchè questo m'è bon e ben subito.
¶ Questo scolaro che m'è denanzi questo è suo zogho però che questo tore di daga io lo façço in suo logho, che cargo la sua daga inverso la terra dritto per torcergli la daga como sì sopra è scritto. E per la volta che ala daga farò fare, la punta in lo petto gli metterò senza fallare.
- ¶ A ço che questo scolaro non mi possa lo brazzo dislogare, io lo tegno curto e linzinado. E si io li tignisse più lincinado saria anchora meglio perchè i' faço lo contrario del Re e magistro del zogho stretto dela daga.