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Zo che si dise non ven ogora fatto. Io so lo contrario del scolaro ch'e denanzi lo qual e un grando matto, che tanto o sapudo fare che la gamba mia convegnu lassare e per questo modo gli metto la daga in lo volto, per mostrar ch'ello sia matto e stolto.

Io zogho cum gli brazi crosadi per far li remedii che denanzi sono passadi. E si noii fossemo trambi doii armadi non curarem di far miglor coverta. Piu forte rimedio di mi non porta corona. pero ch'i posso zugare dritto e riverso, Anchora incrosare di sotto chome di sopra.

Lo contrario del Re che incrosa denanci, io fazo che cum suo incrosar non mi fara impaço, che tal penta gli daro al chubito, che lo faro voltare, e feriro lo subito.

Per questa presa che o tanto forte, a zaschuno crderia[!] dar la morte. Pero che ti posso romper lo brazo e posso te butar in terra, e si posso tor ti la daga. Anchora ti tegno in la soprana ligadura ligado. E de queste quatro chose, de mi non saraii liberado.