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Federico Ghisliero/Introduction
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Rules for Many Knightly Exercises | Regole di molti cavagliereschi essercitii | |
To the most sovereign Lord
Ranuccio Farnese Prince of Parma, Piacenza, etc The grace, the most sovereign lord, that your highness deigned to do me, by making use of me on the occasion of playing at arms, reminded me that it was but little to have worked with his personage on the same occasion; and that therefore my duty was to make a collection, almost in summary, of all that, about the Theory, as well as the Practice, which by showing in words, & by working with the person, I have fatigued myself willingly, to obey, to explain them. And I did this not to credit myself or to know perfectly the profession of ' |
Al Serenissimo Sig.
Ranuccio Farnese Principe di Parma, et Piacenza, &c. La gratia, Serenissimo Signoro; che V. A. s’e degnata a di farmi col servir si di me nell’occasione del giocar d’armi, m’ha ricordato, che ‘essermi adoperato solo con la persona nella medesima occasione sia stato poco; & che percio mio debito fosse di fare una raccolta, quasi in compendio, di tutto quello, cosi circa la Theorica, come circa la Prattica, ch’io col mostrare in parole, & con l‘operare con la persona, mi sono affaticato volontieri, per ubbidire a lei, d’esplicarle. Et questo ho fatto non per credermi o di saper perfettamente la professione dell’ | |
dell' adoperar l’armi (che la prefession mia veramente non e questa; ma e quella di militia) o di poter con questo mezzo ricompensar la medesima gratia: perche nell’uno so certo di mancare in molte cose, se ben posso tenermi a molta ventura, & rallegrarmi meco stesso d’esser stato fattura dell'Illustrissimo Signore Silvio Piccolomini, alla cortesissima humanita del quale, in cio sempre mostrata verso me, ne rendo quelle maggiori gratie, che da me si debbono: nell’altro, come potrei io mai ricompersare a vostra altezza il ricevuto, s’a farlo non mi bastrebbono mille fatiche, ch’io ne spendessi di piu? Ma questo hò voluto fare, accioch'ella habbia segno da me della mia affettuosissima inclinatione, ch'io ho di continuamente servirla, & d'adoperarmi per lei con l'opera, come sempre farei con la vita. Aggiungo a questo un'ardentissimo desiderio, ch'anch'io ho insieme con gli altri suoi fidelissimo servitori. Il qual'è in questo primo fiore dell'et à sua di volerla aiutare in quello, che parimente da me si puo, per sumministrarle, ancho con questa via da me mostrata, occasione, ond'ella possa assuefarsi all'essercitio della persona: il quale quanto pro-fitto |