¶ Qui cominza Spada e daga a zugare. La vantazo e grande a chi lo sa fare. Lo Magistro spetta in questa guardia. E la guardia se chiama dente di zenghiaro. Vegna tagli e punte che di quelle mi so guardare. Lo pe dritto cum rebatter in dredo lu faro tornare. Lo zogo stretto so a mente e non lo posso fallare. A uno a uno vegna chi contra me vol fare. Che se ello non me fuzi io lo guastaro in un voltare.
¶ Si lo zugadore che m'e denanci avesse sapuda fare tal deffesa, Se ello avesse la mano stancha al scolaro posta a questo modo dredo lo suo cubito voltandole per tal manera che qui si mostra, a me non bisognava far contrario del magistro che sta cum la daga in posta.