¶ La presa del mio magistro non abandonai in fin che questo zugador vidi (vidi) che non lassava la presa. E luy se inchina cum la daga in verso terra. E io subito pigliai la sua mano cum la mia mancha per enfra le soi gambe. E quando la sua mano hebbe ben afferada dredo de lu' passai. Como(mo) possete vedere ch'ello non si pò discavalcare sença cadere. E questo zogho che m'è dredo posso fare. La man dritta de la daga lassa e per lo pe' lo vegno a pigliare per farlo in terra del tutto andare e a torgli la daga non mi pò mancare.
- ¶ Questo scolaro che m'è denanzi à fatto lo principio, e io fazo del so zogho la fine de mandarlo in terra como ello ha ben ditto. Perché questo zogho non habia corso in l'arte volemo mostrare che in tutta lei habiamo parte.
¶ Del mio magistro fese sua coverta e subito cum mia mano stancha presi la sua a questo modo. E cum la mia dagha gli fazo una punta in lo suo petto. E si la daga mia non fosse sufficiente faria questo zogo che a mi è seguente.
- ¶ Questo zogo complisco de questo scolaro che m'è denanzi che lassa la sua daga cativa e vole la tua bona. questo che io ti fazo a luy tu la (prisona??? rasona???).
- ¶ Lo contrario dello Nono Magistro si è questo che quando lo zugadore à presa la man dritta cum la daga cum la sua man stancha che subito lo zugadore pigli la sua daga a presso la punta e tragala overo tiri in verso di si sì forte che la convegna lassare overo gli daga ponta al chubito per farlo svariare.