¶ Questo si è lo zogo del magistro che aspetta quelli doe cum doe lanze. Lo magistro à in la mane drita una daga, e in la mancha tene lo bastone in pe' dritto denanzi de sì. Ello pò fare in questo zogo, et io lo fazo per luy in so scambio. Ma se questo zugadore avesse sapudo ben fare di questa punta de daga se posseva ben schivare. Se ello avesse largado le mane de la lanza, e cum lo avanzo d'la lanza che avanza di dredo avesse coverto sotto la mia daga zoè incrosado, questo non gli saria incontrado. E cum sua lanza mi posseva guastare, si tal contrario m'avesse sapudo fare.
- ¶ Questo magistro farà deffesa cum questi doi bastoni contra la lanza in questo modo, che quando quello de la lanza gli sarà apresso per trare lo magistro cum la mane dritta tra' lo bastone per la testa di quello de la lanza. E subito cum quello trare va cum l'altro bastone ala coverta de la lanza e cum sua daga gli fieri in lo petto segondo ch'è depento a qui dredo.
¶ Io fazo lo detto del magistro qui denanzi. Si lo contrario avesse sapudo, averissimi fatto impazo per tal modo. Avere levado le mane cum la tua lanza sotto la mia daga, e per tal modo m'aresti possudo guastare, habi questo che non sapesti niente fare.