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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/180
dimento contra il suo signore, & dapo il principe per sua clementia gli havera perdonato, & restituito lo honore, & la fama; & sopra cio uno altro cavaliero lo volesse combattere chiamandolo traditore delo suo signore, senza altra causa solo per iniurare; dico che tale querela, & iniuria saria indebitamente opposta; attento che stante la remissione delo signore tale diffecto de tradimento se e purgato; ma se lo iniuriato volesse ben dire che la battaglia proceda debbe dire tu fusti traditore delo tuo signore; & se questo tu vorai negare io te lo voglio provare con la spata in mano, & sostenere como bon cavaliero; & piu se uno cavaliero insultera uno altro con la spata, & lo insultato con uno bastone gli dara dele bastonate; quello dela spata, & quello che recepete le bastonate volesse dire malamente me hai donate queste bastonate, & contra ogni iustitia; tale ragione non saria ben fondata; pero che con iustitia gli dono bastonate; attento che chi va per donare coltellate, & leva bastonate non se ha da lamentare facendolo per sua defensione. Et piu uno che dira che sono ruffiano de mia mogliere, quale stando in casa mia se ha lassata maculare da altre donne, io respondero che non e lo vero; como che mai hebbe notitia de tale diffecto, ne de tale adulterio; & se tu vorai meco combattere non havendo notitia delo mio consentimento delo adulterio combatterai senza iustitia; perche piu se me dirai che io ho facto la moneta falsa, replicaro non essere verita; attento che mai la fece nela cognosco; & se tu vorai sostenere che io sia falsatore de moneta; non sapendo la veritate che io l'habia facta tan-