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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/181

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to dico che haverai iniusta querela; & se me chiamarai traditore dicendo che io habbia receptato lo rebello del Re, & io replicaro non essere vero; como che io non sapia tale essere in tale mancamento dela lesa maiesta ne sappi mai lui essere traditore; donde se vorai sostenere che io ne habbia notitia non constando dela verita tu combatterai senza iusta querela, & poterasse defensare con iustitia. Et piu si me provocarai ad iniuria dicendomi bastardo; & io replicaro non essere cosi che io sono legitimato dalo principe volendo sostenere tale querela iniustamente combatterai; salvo se tu dirai che io sia nato bastardo o de concubina; piu me dirai che io publicamente ho confessato questa nocte havere scalato lo castello delo Re, & intrato dentro, & questo non e il vero; & tu che hai audita tale confessione da me; dirai io te lo voglio provare che sei traditore como che l'habbi confessato sostenendo tale querela e contra de iustitia; salvo se dicesse che hai confessato che de nocte sei intrato in castello negando tale intrata, la querela saria iusta; & pero se debbeno le parole fondare sopra la iustitia, & virtu, & dove fosseno dicte alcune parole vere, & false; debbeno dunque fondare la mia querela sopra le false; & se in delo processo, & replicatione dele litere se monstra non potere fondare nele replicatione che se faranno, cioe se io te rechiedo de battaglia dicendoti como mi sei venuto meno dela fede che me promettisti venire in tale giornata; & io replico dicendo io sui impedito de iusto impedimento; & pero non ho possuto ve-