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<section begin="35r-a"/>{{par|r}} Questo si è lo contrario dello magistro ch'è rimedio e di tutti gli soi scolari che vera cosa si è che zaschun contrario che ven fatto allo magistro rimedio quello contrario rompe lo zogo dello magistro rimedio e di tutti soy scolari. E questo dico di lanza azza spada daga e abrazzare e di tutta l'arte. Tornemo a dire dello magistro rimedio. questo magistro contrario si mette la sua mano mancha dredo lo cubito dritto dello zugadore che fa la coverta de lo magistro remedio, e sì gli volta per forza per ferirelo de dredo como vedreti qui dredo.<section end="35r-a"/>
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<section begin="35r-c"/>{{par|b}} Questa spada scusa per spada e per azza e non de' tagliare del elço in fin uno somesso apresso la punta e de llì inanze vol tagliare e aver fina punta e lo taglio vol esser di lungeza un somesso. E lla rodeletta ch'è sotto lo elzo vol posser corere infin uno somesso apresso la punta e non più, e llo elzo vol essere ben temprado e aver bona punta e llo pomo vol esser grave. E quelle punte volen esser ben temprade e ben agude. E la spada vole eserì grave di dredo che era denanzi. E vole esser di peso de V a VII libre. E segondo che l'omo è grande e forte segondo quello vole armare.<section end="35r-c"/>
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Questo si'e lo contrario dello magistro ch'e remedio e di tutti gli soi scolari, Che vera cosa si'e che zaschun contrario che ven fatto allo magistro rimedio, quello contrario rompe lo zogo dello magistro rimedio e di tutti soii scolari. E questo dico di lanza Azza spada daga e abrazzare e di tutta l'arte. Tornemo a dire dello magistro rimedio. Questo magistro contrario si mette la sua mane mancha dredo lo cubito dritto dello zugadore che fa la coverta delo magistro remedio, E si gli da volta per forza per ferirlo de dredo como vedreti qui dredo.

Io son scolaro dello magistro contrario che m'e denanzi e complisco lo suo zogho. Quando lo zugadore e voltado subito io lo fiero di dredo sotto lo brazzo suo dritto. E per sotto lo camaglio in la coppa dela testa, overo in le nadeghe del culo cum riverencia, overo sotto gli zinochi, overo in altro logo che trovo discoverto.

Questa spada scusa per spada e per Azza, e non de tagliare del elço in fin uno somesso apresso la punta e delli inanze vol tagliare, e aver fina punta, e'lo taglio vol esser di lungeza un somesso. E lla rodeletta ch'e sotto lo elzo vol posser corere in fin uno somesso apresso la punta e non piu. E llo elzo vol esser ben temperado, e aver bona punta, e'llo pomo vol esser grave. E quelle punte volen esser ben temperade e ben agude. E la spada vole esser grave di dredo, e lizera denanzi. E vole esser di peso de ·ⅴ· a ⅶ· libre. E segondo che l'omo e grande e forte, segondo quello vole armare.

Questa altra spada si vole tagliar per tutto. Salvo che dello elzo in fin ala punta, ale doe parte, in mezo la terza dela punta non de taglier niente, a tanto spacio che una mane cum uno guanto larga mente gli possa intrare. E simile mente vole esser fina di taglio e de punta. E llo elzo vole esser forte, e'aguzzo e ben temperado e'llo pomo vole essere cum bona punta, e vole esser grave.