occasione di farle da dovero ; non se ne sono potuti servire.
Lep. Lo credo : perche quando uno perde l’animo, consequentemente perde l’arte ancora. Ma ditemi, quando fosse uno, il quale havesse a fare questione,& per la brevità del tempo non potesse imparare tutta la scienza dell’arte, che ordine terreste voi, che vi paresse buono ?
Gio. L’esserciterei in una guardia sola, & lo farei sempre parare co’l fil dritto della spada, & ferire di punta.
Lep. E in qual guardia lo essercitareste ?
Gio. In porta di ferro stretta, accompagnata però con la guardia d’alicorno, co’l destro piede innanzi : perche si come tutti i colpi hanno il lor principio da una guardia, & poi finiscono in’una altra; cosi ancor senza essa fare non si potrebbe : essendo che non si può tirare punta sopramano, che non habbia il suo principio dalla detta guardia, & che non finisca in porta di ferro. & per questa ragione è di necessita à servirsi di essa ancora.
Lep. Perche cagione havete eletto porta di ferro ?
Gio. Per due cagioni : l’una è, che non si ha quasi mai da difendere se non le parti destre : l’altra che da questa guardia ne nasce gran difesa, & grande offesa : essendo, che si possano diffendere con un riverso tutti i colpi che dal nimico possano esser tirati, & offendere con una punta sopramano. Et si come il parare di riverso è piu forte, & piu facile ; cosi ancora il ferire di punta sopramano è piu mortale, & piu difficile da schermire : & queste sono le cagioni, per lequali ho scielto questa guardia.
Lep. Ditemi di gratia la maniera di parare co’l detto riverso tutti i colpi, che il nimico possa tirare, & poi offenderlo con la punta sopramano.
Gio. Di questo ne ho fatto mentione nel ragionmento delle difensioni, che in porta di ferro far si possono.
Lep. E vero che voi ne haverete fatto mentione, ma insie-