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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/157

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battaglia per caso de tradimento; & cio conferma Federico Imperatore, quale benche prohibisca li duelli in caso de tradimento, & de morte nascosa permette farse battaglia (como de sopra e dicto) & questo permesse Federico a terrore de traditori, & de homicidi; che traditamente, & nascosamente fanno tal mancamenti, non solo le dendo la patria, & la regia corona; ma homini privati che senza licentia del superiore contra tali traditori se potra procedere; & se fosse manifesto il delicto, senza pena se po occidere; salvo sel principe li havesse perdonato, & remesso il delicto che in tale caso ne combattere senza licentia, ne de parole iniuriose non se potria offendere dicendogli traditore como tal tradimento per il suo signore li sia remesso. Et se li fosse dicto fusti un traditore saria il vero, ma non saria caso de battaglia; ma sel iniuriato dicesse non e il vero alhora succederia caso dela battaglia, como tal casi siano odiosi. Secondo lo evangelio de Marco, quale dice de Iuda che meglio saria stato se non fosse nato, demonstrando tal scelerato essere alla natura humana abhominevole; & la vendecta debbe essere presta, & non tarda per monstrare in quello tempo in tal opinione; & sentendose necto debbia abracciare la battaglia, maximamente davanti il principe che e viva lege unita con la anima; & debbe dire tu menti falsamente; & in cio dare la vita per testimonio non recusando battaglia; & facta tale satisfactione humilmente inclinato davanti il principe domandargli venia de cosi havere parlato in sua presentia reservando lo honore del signore sopra il suo capo; & chi tal iniuria impropera al conspecto delo