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offenderui la tefta , ò le parti fuperiori , come farefte uoi ? RO. Co'l rouefcio medefimo ribatterei il colpo della fpada fua uerfo l'aria , & uerfo le mie parti deſtre , & poi nella detta guardia alta , perfetta & offen fiua raffettato , cacciarei la punta apparecchiata nel fuo petto. BOC. Si fe fofte uoi prefto , & egli tardo . ROD . S'intende, perche non bifogna già fta¬ re a dormire. BOCCA. Fatelo un poco , Conte. CON. Ecco. ROD . Et ecco la rifpofta , & quan- Quel che do uerrete d'appreffo alle mani co'l nimico uoftro, fi debba quefta è la piu breue difefa , & offefa che far pofsia- fare uenë te ; perche finito che hauete di cauar la ſpada fuo- doalle ma nico'l ni ri, la inuiate uerfo del nimico , & non altroue per mico òde offender lui, & per difender uoi. CON . Et s'io fof- preſſo , ò fi lontano dal nimico mio , che debb'io far all'hora ? da lonta RODO. Il medefimo : poneteui pur in
quefta alta no.
guardia offenfiua perfetta, & qui dateli ad intendere di uolercacciarli quella punta ne gli occhi . CON. Non è meglio a far fegno di cacciarla nel petto ? ROD. Signor nò, perche fe alzate la punta fopra ma E meglio no tanto che ſegnate all'occhio , nello allungare il appreļen braccio cala , & difcende al petto : ma fe fegnafte tare la pu ta della al petto ; fcenderebbe alla coſcia , ſenza poi che facen Spada àgli do uifta di uoler offenderlo ne gli occhi ; gli date piu occhi del terrore(fendo l'occhio nobilifsimo mébro) & gli fate nimico , perder piu l'animo. BOC . Dice il uero Rodomon- che altro» te : alcuni di quelli che armati d'arme di tutto pez ue. zo gioſtrano , come l'auerfario abbaffa la lancia, mi-¨ rando alla uifiera del fuo elmo per offenderlo ; hò uiſto che pendono da una banda per fuggir la punta del nimico per tema de gli occhi, auenga ch' un elmetto fi forte habbiano dinanzi al uifo . Et alcuni fono che chiudono gli occhi per paura, & quefti nó fanno colpo degno
