Wiktenauer logo.png

Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/159

From Wiktenauer
Jump to navigation Jump to search
This page contains changes which are not marked for translation.

This page needs to be proofread.

vinculo commune da observare tanto per il subdito al signore quanto per lo signore al vasallo, & in questo non ce e superiorita como sia una infidelita commessa; & non piu comprehendendo anchora in questo caso la querela, quale de infidelita donasse il signore al vasallo; donde per salvatione delo honore suo il vasallo potria dire non essere il vero; & volere sopra de cio combattere da persona a persona in diffecto de probatione il signore non po dare il campione ante la battaglia & la prova, & non se po schifare; & in tale sententia per prova dela iustitia se trova misser Andrea de Sergnia allo Libro deli pheudi; & lo testo deli pheudi chiaramente decide chiamando la fidelita reciproca dal signore al vasallo non se potere schifare la personal battaglia quando violata fosse la fidelita debita tra loro.

In che caso uno iniuriato po venir a battaglia. Capitulo XIX.

Appresso e da intendere un'altro subtile, & nobile caso da essere per martiali strenui bene examinato. Vengono doi cavalieri a parole iniuriose; & luno senza intervallo irato dice a l'altro, tu si un trzaditore; l'atro responde io sostenero con la spata in mano che non sono traditore; il cavaliero dice como sostenerai tal causa che uno traditore a battaglia non debbe venire con uno quale e necto, & liale. Dico dunque per diffinire tal dubio che non constando imprompto del fallimento del cavaliero non se po negare la battaglia, perche volendo iustificare la querela de non essere