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Difference between revisions of "Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/58"

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domanda quella, dalla quale viene quell’essetto, del quale essa è causa;  
 
domanda quella, dalla quale viene quell’essetto, del quale essa è causa;  
 
& con la quale si può conueneuolmente assegnare la ragione, donde  
 
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scibile, che sono potenze appetitiue: l’offitio delle quali è di cómandare il mouimento alle membra. Ultimamente hà questo Rè un ministro, al quale s’appartiene di dar’essequutione à tutto quello, che da lui, overo da suoi luogotenenti è imposto: & questo essequutore è la virtù motiua, la quale si serue secondo il suo bisogno del corpo, & delle parti d’esso, come d’instrumento.

Hora per applicar questo al nostro proposito, dico, che è necessario, che nel fatto dell’armi habbiamo la volontà pronta, con tutti I suoi offitiali; accioche la virtù mortiua operi secondo quello, che con verrà fare: & sia intenta alla ferita più tosto, che alla parata.

L</spanA scientia è cognitione di qualche cosa per le sue cause: & causa si domanda quella, dalla quale viene quell’essetto, del quale essa è causa; & con la quale si può conueneuolmente assegnare la ragione, donde egli venga.

Et si come in quattro modi, & non più, si può con ragione disciogliere ogni dubitatione di qual si vo glia effetto, ò il produttore che lo fà, ò il fine, che muoue à farlo: cosi di quattro sorti sole saranno le cau-