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Page:Lo Schermo (Angelo Viggiani) 1575.pdf/41

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PRIMA lenza Voſtra per ampliare queſta aurea fentenza di Pla tone; come il diffinir che cofa fia cuore, o animo , che cofa il fapere, & altri fimili, & partire l'anima in quelle tre parti affegnate da effo Platone, & da altri faui; nondimeno parmi tempo hormai di ritornar a caſa. Potrei anch'io forfe a quelle tre fare corrispondenti le noftre tre spetie di ferire, dritto, rouefcio, & punta; & dimoftrarle, come naturalmente procedono, fe trop po lunga non foffe ftata la digrefsione. Riduciamoci dunque alla prima noftra queſtione. Se la militia fia inferiore alle lettere, o fuperiore , come diciamo noi altri foldati , & martiali . BOC. Mi penfaua hauer cofi deftramente condotta uoftra Signoria fuori di ſtra da; ma quella è troppo fauia , & ricordeuole : fappiate Signor mio, che mal uolentieri ne parlo : perche in uero mal fi poffono comparare infieme, effendo facultà, Non fi molto tra fe diuerfe , & fottopofte a uari gencri , fra puo fare uera com iquali non cade fomiglianza, o comparatione . paratione ROD. Se fi fa fimilitudine, & comparatione fra Dio, tra lafcie & noi , tanto di natura diuerfi , non potremo ancho tia & la comparare infieme quefte due facultà? BOC. Et chi militia se è colui , che faccia fra Dio , & noi comparatione ? do dinerROD. Mi ricordo hauer letto nelle facre lettere, co fe di gene me Iddio è mifericordiofo , pietofo , fanto , & alcune re. 1

uolte fdegnato, adirato; & piu, che uada, che camini, che odori, che ueggia, che oda, & faccia altre opera-

Perche le facre let- tioni, fimili alle noftre: nelle quali per confequenza fi tere dia- de dire, che fene poffa fare comparatione , dicendo, no a Id- che Iddio fia mifericordiofo piu di noi , & ueda piu dio opera di noi. BOC. O bel paffo: fono parlar metaforici , & comparationi falfe, &abufiue, lequali ufano i libri tion , formefi alle mili bumane.

facri, per farne capaci (piu che fi puo ) delle uirtù diuine ; che altrimenti l'ingegno noftro non le capi rebbe