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E.
15 oltra lo ſtudio, commanda tanti fuoi precetti, & uuo- fimile a
le che effettualmente fi facciano ? non conoſcete uoi Dio piu che poco uale un'huomo fenza prudenza , & fenza ci- di quello uilmente uiuere ? folete pur dire uoi altri , che nelle che ſolauirtù morali poco uale il fapere, fe non fi mette in ufo. mente intende. Si che ( Dottor caro ) non fo doue ui trouate queſte uoſtre aftratte fantafie, & fantaſtiche opinioni. Io credo certo che s'accoſti alla diuinità di Dio l'huomo che operi, & adempifca in effetto i precetti diuini (de'qua -li uno è il combattere contra gl'infideli) & che fecondo l'opere, & l'attioni morali uiua piu affai, di quello che altro non faccia mai , che leggere & ftudiare. BOC. Ditemi un poco (Rodomonte) non concedete uoi effere un'altro ftato diuerfo da queſto, & un'al tro uiuere , chiamato da tutti un'altro mondo ? ROD. Concedo; & cofi uuole la relligione Chriftiana, & fede noftra. BOC. Non credete che fia quellauita piu felice, & piu beata, & d'altra forte di queſta noftra fragile, & caduca ? RO . Ad alcuni piu beata, & ad altri piu mifera , fecondo l'opere loro in quefto ftato, cofi m'infegnò il mio precettore . BOC. Ottimamente: baftimi che la beata uita a gli eletti di Dio apparecchiata, è piu dolce , & piu foaue di quefta fenza fine. ROD. E uero. BÓC. Checofa fanno iui che cosa è gli Eletti, & fanti huomini ? iui non fono gli fpirti in- la beatitu dine del tenti ad altro che a contemplare la prefenza di Dio, Ciclo. & farfi beati, glorificando in quella dolcifsima uifione indefaticabilmente , & in fempiterno . RODO .
Vn Allo fta-
Poeta dice, che altro non è l'inferno che l'effer priuo todel Cie di contemplare in cielo un folo Dio uiuo ; adunque al- lo s'affimi gla piu tra non è la beatitudine , che il contemplarlo . BO. Be- la fciétia nifsimo : uedete dunque che'l piu beato , & felice fta- che l'arto, conſiſte nella contemplatione delle fempiterne fo- te . ftanze
