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in quella generofa Profapia radicata da natura talmente, che prima mancherà il Sole della fua luce, che effa di ufar magnificenze , & cortefie . Lo dimoftra poi oltra ogni altro magnanimo, il non fi infuperbire per tante , & tante ricchezze , & infiniti Paefi, di una parte de' quali è al preſente eletto Signore, & del refto deue effere meritamente padrone. E poi tanto humano, che ad alcuno che di lui habbia bifogno, non chiude mai l'orecchia : le quali uirtù tutte infieme danno certifsima ſperanza al Mondo di fortezza in lui fenza pare. Hora trouatemi uoi un Sauio che di tutte queſte lodi fia meriteuole a'tempi noftri ? BOC.
Credo per certo che non fi trouerà . RO . A
Sua Maeftà Inuittifsima dunque cederanno i Saui tut ti di quefta età. BOC. I Saui, & non Saui . RO . Et anco in queſta età giuſto farà che uoi letterati cediate a noi . BOC . Se bene in quefta io ui cedeſsi, non però femplicemente , & affolutamente lo farei. ROD. Nonui uolete rendere per niffuna uia : ma ui farò anchora un picciol'affalto , & poi farò fine : & uoi , fe ui parerà , rimarrete nella uoftra oftinatione, Terza ra & io rimarrò chiaro della mia openione . Dico che gione per noi uiuiamo fempre da nobili, perche in uero fiamo li foldati nobili , & di danari de' nobili uiuiamo ; ne ad altro tolta dal che a nobili fiamo tenuti feruire, ma uoi letterati ui- uiuere effi da nobili, uendo di denari de' mendichi , & poueri huomini , a et di dana quelli fiete obligati di feruire per forza. Se fono Pro ri de'nobi curatori, o Auuocati, piglieranno la lite di un poue- li, & ilet ro huomo, quella terranno in lungo, la maneggiaran terati al no a lor modo; gli daranno ad intendere che la fenten cotrario. za gli uſcirà in fauore fin a tanto che gli cauaranno Biafmo de Procura tutti i danari dalle mani : dia poi il Giudice quella Puratori, & fentenza che piu gli pare . Se fono Medici ( laſciamo Anuocati. ftare G
